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Scuola, il ritorno ai giudizi sintetici: la contrarietà di Flc Cgil Padova e del Forum Veneto delle Associazioni Professionali della Scuola

Titolo in prima pagina e ampio spazio ne il mattino di Padova in tema di scuola dopo che ieri la Fll Cgil Padova, rappresentata dalla Segretaria Generale Mara Patella, e il Forum Veneto delle Associazioni Professionali della Scuola, con il Coordinatore Antonio Giacobbi insieme ad alcune rappresentanti di tali associazioni, hanno organizzato una conferenza stampa per spiegare quel che sta bollendo in pentola in materia di scuola dopo che con la presentazione di un emendamento in Commissione Cultura e Istruzione al Senato, lo scorso 7 febbraio il Governo ha sostanzialmente optato per il ritorno ai giudizi sintetici nelle pagelle dei bambini frequentanti le scuole primarie italiane. Un ritorno al passato che rovescia l’O.M. (Ordinanza Ministeriale) 172/2020 che introduceva i giudizi descrittivi (in via di acquisizione, base, intermedio, avanzato) e che ha attirato le critiche di molti pedagogisti e associazioni del mondo della scuola, anche nel padovano.

A dirsi assolutamente contrarie, infatti, sono state anche la Flc Cgil Padova e il Forum Veneto delle Associazioni Professionali della Scuola (AIMC, ANDIS, CIDI, AMDZ, LEGAMBIENTE SCUOLA E FORMAZIONE, MCE, PROTEO FARE SAPERE, ANFIS) che su questa questione hanno promesso battaglia.

“Si tratta – dice Mara Patella, Segretaria della Flc Cgil Padova – di una decisione che non può che provocare sconforto di tutti quegli insegnanti e tecnici della scuola che in questi anni hanno investito energie sulla sperimentazione di nuove modalità di valutazione delle alunne e alunni. Uno stop che peraltro arriva senza nessuna verifica sul funzionamento o meno di questi modelli. Come Flc Cgil siamo profondamente contrari ai giudizi sintetici perché esprimono una visione dell’apprendimento che si basa sulla selezione e l’esclusione, non sul progresso di tutti. Inoltre creano dei modelli, fin dal primo anno di scuola, che si fondano sulla competizione che coinvolge non solo i bambini ma alle volte anche gli stessi genitori. Se a questo aggiungiamo che secondo il Ministro Valditara, il grado giusto da cui partire è il “gravemente insufficiente”, la nostra contrarietà, se possibile, è ancora più netta”.

“L’emendamento del Governo – aggiunge Antonio Giacoppi, Coordinatore del Forum Veneto delle Associazioni Professionali della Scuola – dovrebbe andare in aula la prossima settimana ed è sicuro che passerà perché questa è la logica del Governo. Però noi siamo pronti a dare una vera e propria battaglia per impedire che un bambino di 6 anni, all’inizio della sua avventura scolastica, si senta dire che è ‘gravemente insufficiente’ perché la consideriamo una scelleratezza. Per questo abbiamo pensato di coinvolgere i collegi docenti chiedendo loro di non usare questi giudizi. Aspetteremo prima di leggere le linee guida, ma siamo pronti a usare lo strumento democratico del collegio scolastico, come fanno alcune scuole medie e superiori che decidono come regola di non usare voti sotto il 4 o il 5. Ma ci servirà anche l’aiuto delle famiglie che potrebbero anche decidere di non scegliere, per i propri figli, le scuole che decideranno di adeguarsi al ‘gravemente insufficiente’”.

Il Servizio di Telenordest sul ritorno dei giudizi sintetici nella valutazione scolastica nelle scuole primarie

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