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A seguito dei recenti, e meno, eventi atmosferici, la Slc Cgil del Veneto denuncia per l’ennesima volta le gravi carenze nella gestione della sicurezza all'interno dei Centri di Meccanizzazione Postale (CMP) di Poste Italiane. L’azienda parla sempre di “piogge eccezionali” e di lavoratori “allontanati per sicurezza”, ma la realtà raccontata dai dipendenti è ben diversa e mostra una totale assenza di investimenti e manutenzione.
Nei magazzini, i lavoratori si trovano costretti a operare in condizioni precarie e pericolose. Le cassette gialle, destinate alla corrispondenza, sono usate come secchi per raccogliere l'acqua che piove dai soffitti, mentre i cartoni, che dovrebbero proteggere pacchi e lettere, vengono stesi a terra per assorbire l’umidità, trasformando le aree di lavoro in percorsi a ostacoli scivolosi e insicuri.
"Sappiamo già – afferma Stefano Gallo, funzionario della Slc Cgil Veneto – che Poste Italiane userà l'ennesima risposta fotocopia, tanto che ci viene il dubbio che l’azienda utilizzi l'intelligenza artificiale per rispondere alle nostre denunce, ma la realtà dei fatti è che le misure di sicurezza che Poste sostiene di aver sempre osservato, alla fine consistono nel mettere a terra dei cartoni, che non fanno altro che aumentare il rischio di infortuni, e nel non avere preposti che tutelino la sicurezza. Davanti a questo stato di cose non possiamo non chiederci quali siano le loro priorità."
“È profondamente sbagliato – insiste il funzionario della Slc Cgil Veneto – continuare a parlare, come fa Poste ogni volta, di ‘piogge eccezionali’ o ‘eventi sporadici’, quando nella realtà dei fatti, per effetto del cambiamento climatico, questi eventi avvengono ormai frequentemente. Il problema, piuttosto, è che la mancanza di una manutenzione adeguata rende la situazione critica anche con piogge di lieve intensità. Inoltre, la carenza di personale qualificato e responsabile è evidente anche in altre situazioni di emergenza, come il recente allarme antincendio scattato accidentalmente, per il quale non era presente alcun responsabile aziendale in grado di fornire chiarimenti. Un’assenza che aumenta la possibilità di incidenti sul lavoro tanto da renderli all’ordine del giorno, come quello successo l’altro ieri (mercoledì 10 settembre ndr), quando all’interno del CMP un lavoratore si è infortunato, finendo al Pronto Soccorso e procurandosi 20 giorni di prognosi. E naturalmente, anche in questa occasione, il preposto alla sicurezza era assente. Chiediamo a Poste: deve scapparci la vittima, affinché si veda qualcuno?”
“Noi – conclude Stefano Gallo – siamo fermamente convinti che la salute e la sicurezza dei lavoratori siano un diritto inalienabile e non un’opzione. Non si può sempre ridurre tutto a un comunicato stampa che minimizza i problemi. Il personale di Poste Italiane merita ambienti sicuri e dignitosi, non di essere esposto a pericoli che potrebbero essere evitati con una corretta manutenzione e un'adeguata pianificazione. Le lavoratrici e i lavoratori di Poste Italiane non ne possono più di questo teatrino del 'fai-da-te' con cartoni e cassette gialle. Chiediamo a Poste Italiane di smettere di rispondere con risposte standardizzate e di investire concretamente nella sicurezza dei suoi dipendenti. La loro salute non è una barzelletta e gli incidenti sul lavoro non fanno ridere per niente".
con delega a: Area TLC ed Emittenza
con delega a: Area Industria, PMI e Artigianato
con delega a: Area Servizi Postali
con delega a: Area Produzione Culturale
Si tratta di una struttura della Cgil che si è costituita dopo lo scioglimento di due federazioni, Filis ( federazione italiana lavoratori informazione e spettacolo) e Filpt ( federazione italiana lavoratori postelegrafonici). Rappresenta i lavoratori delle aziende che operano nel settore dell'informazione del sistema radiotelevisivo pubblico e privato, delle telecomunicazioni e delle poste, grafici, poligrafici e cartai, teatri.
SLC Sindacato Lavoratori della Comunicazione è il sindacato di categoria della CGIL nato nel 1996 dall'accorpamento di più categorie per rappresentare i lavoratori preposti alla ideazione, produzione e distribuzione di beni immateriali. Circa 40 i Ccnl di riferimento per i vari settori.
Organizza oltre 100.000 iscritti fra i lavoratori delle aziende di telecomunicazioni, servizi postali, emittenza radiotelevisiva pubblica e privata, della filiera della carta (carta, cartotecnica, grafica, agenzie di stampa, quotidiani e periodici), produzione culturale (teatro, musica, cinema, danza, fondazioni lirico-sinfoniche), delle attività sportive e dei casinò.
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