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30 lavoratori internalizzati da Geodis alla Peroni. Filt Cgil Padova: "Una vittoria del sindacato"

1° maggio 2023: Peroni. 30 lavoratori, attraverso l’assunzione in Geodis, hanno smesso di essere considerati di serie B

Filt Cgil Padova: “Il passaggio di 30 lavoratori da Face Work a Geodis in Peroni significa una svolta per le loro condizioni lavorative: è una vittoria del sindacato”

È la seconda volta che a Padova, nel giro di due anni, il 1° maggio – data di per sé molto importante per i lavoratori visto che se ne celebra la giornata – assume, per un buon numero di essi che operano nel ramo della logistica, un significato ancora maggiore. Era infatti il 1° maggio del 2021 quando un centinaio di fattorini che operavano per ditte in subappalto nel cantiere della Fedex a Padova, venivano internalizzati direttamente dalla multinazionale americana (con un notevole miglioramento delle proprie condizioni lavorative) e, due anni dopo, il 1° maggio del 2023, la cosa si è ripetuta per altri 30 lavoratori che operavano in subappalto all’interno della Peroni di Padova, ex dipendenti della Face Work, passati ora alle dipendenze del colosso della logistica Geodis.

“Si tratta – dice Massimo Cognolatto, Segretario Generale della Filt Cgil Padova – di un altro buon risultato ottenuto grazie alle lotte avviate da anni dal sindacato nel territorio padovano, un altro tassello tolto per smontare il sistema degli appalti e subappalti, dove agiscono un certo numero di società spurie in cui i lavoratori operano in condizioni precarie e instabili, costretti a subire ciclicamente il cambio della società nella quale risultano assunti in barba a tutte le norme del loro CCNL, con turni improvvisati e nessuna formazione sulla sicurezza. Per questi 30 lavoratori, il passaggio alla Geodis, significa la fine di tutto questo. Banalmente, dal 1° maggio di quest’anno, possono entrare in una banca e accendere un mutuo o chiedere un prestito. Prima, con i contratti che avevano, non era possibile. Ora, con il sostegno del sindacato, restano da sistemare alcune problematiche già emerse con Face Work, ma il confronto è stato avviato e la scorsa settimana c’è già stato un primo incontro”.

“Principalmente – prosegue Massimo Cognolatto – le problematiche emerse sono di natura economica ma anche normativa. Però, come prima cosa, siamo riusciti ad ottenere la possibilità per i lavoratori di consumare i pasti a carico di Geodis: o presso la mensa a cui si servono anche i lavoratori di Peroni, se operano in orari in cui è aperta, oppure esternamente, quando è chiusa, attraverso dei Ticket Restaurant. Nei prossimi giorni il confronto proseguirà sulla definizione dei turni di lavoro, spalmati sia in orario notturno che nei sabato e domenica, condizione questa che non può non prevedere dei riconoscimenti e dei premi adeguati. Voglio ricordare che si tratta di una situazione nuova per tutti, anche per Geodis visto che fino al 1° maggio non aveva mai avuto personale di magazzino ma solo impiegatizio ed è evidente che le loro condizioni lavorative sono differenti. Per cui, anche Geodis dovrà fare la sua parte, mettendo in campo la formazione, al fine di dare un contributo alla crescita dei lavoratori e all’organizzazione del lavoro, cercando di permettere a tutti di conciliare attività lavorativa con vita privata. Inoltre, bisognerà provvedere ad un adeguamento dei livelli per alcuni lavoratori perché da una verifica fatta, alcuni di essi svolgono una mansione non adeguata al livello previsto dal loro CCNL. Ma sono ottimista”.

“Sicuramente – conclude il sindacalista della Filt Cgil Padova – c’è ancora molto da fare ma il confronto sta proseguendo nei binari giusti e nella prima settimana di giugno sono programmati degli incontri dedicati alla risoluzione delle problematiche citate. Il nostro impegno è che ai lavoratori venga puntualmente applicato il CCNL Logistica Trasporto Merci e Spedizioni. Vorrei sottolineare che questo è finalmente possibile grazie alla loro internalizzazione. Spiace che altri sindacati non abbiano colto che si tratta di una svolta e riferiscano alla stampa elementi privi di veridicità. Spiace ribadire che, contrariamente a quanto affermato da alcuni, in Geodis non può esistere il lavoro a chiamata, che invece è programmato secondo le modalità previste dal CCNL, dove la flessibilità oraria e la retribuzione ad essa legata vengono puntualmente normate. Significa anche non cogliere il cambiamento delle relazioni industriali nel settore della logistica, visto che ad essere coinvolte sono due multinazionali con interessi e siti produttivi in tutta Italia. La verità è che siamo riusciti a trovare un’intesa che parifica, all’interno di un sito importante come quello della Peroni, tutti i lavoratori: sia quelli assunti da Peroni che quelli di Geodis mettendoli tutti sullo stesso piano, sia sotto il profilo economico che normativo, come deve essere quando si lavora fianco a fianco. Significa che stiamo introducendo il concetto di dignità dei lavoratori, in un mondo come quello degli appalti, dove non è mai esistito”.

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