Sciopero TPL nel padovano: ottime le adesioni

Filt Cgil Padova: “Pur con i limiti dovuti alle norme che regolano gli scioperi nel nostro settore, l’adesione si è rivelata significativamente alta, sintomo di una esasperazione tra i lavoratori che ormai sta traboccando”

“Lascia interdetti l’atteggiamento delle associazioni datoriali (tra cui AGENS a cui aderisce Busitalia) che prima, durante la pandemia, hanno scaricato sui lavoratori i problemi della sicurezza e ovviato al calo delle entrate dovute alla minor utenza grazie agli importanti ristori dallo Stato e Regionali e ora si negano al rinnovo del CCNL, scaduto da 4 anni, e ad un sacrosanto aumento salariale”

 

“Sia chiaro: ai lavoratori non piace scioperare, rinunciare ad una giornata di salario, soprattutto di questi tempi con le bollette, i conti e le famiglie a casa a cui garantire una vita dignitosa. E non piace neanche, a chi ha fatto del servizio del trasporto il proprio lavoro, lasciare le persone a piedi e arrecare dei disagi. Quando questo succede è perché non ci sono altri modi per far sentire la propria voce e a questo è servito lo sciopero di ieri”. È netto Massimo Cognolatto, Segretario Generale della Filt Cgil di Padova, nel commentare la giornata di sciopero nel Trasporto Pubblico Locale che anche nel padovano, come a livello nazionale e regionale, ha visto il personale che opera solitamente negli autobus che girano in città e provincia incrociare le braccia per lo sciopero indetto unitariamente da Filt Cgil, Fit Cisl Uilt Uil, Faisa Cisal e Ugl AFT in segno di protesta per il mancato rinnovo del CCNL nazionale che regola il settore, ormai scaduto da 4 anni.

“È semplicemente indecente – rincara Cognolatto – che le associazioni datoriali Asstra, Anav e Agens, a quest’ultima aderisce Busitalia, nonché le aziende stesse si rifiutino di entrare nel merito di una reale trattativa, sul tema dell’autofinanziamento del rinnovo contrattuale ai lavoratori dopo aver scaricato su di essi, durante la pandemia, i problemi del calo dell’utenza e delle minori entrate, della sicurezza.  Eppure hanno avuto importanti ristori dallo Stato e le risorse per permettere un aumento salariale ci sarebbero”.

“È giunto il momento di rinnovare il Contratto – chiude il Segretario della Filt Cgil di Padova – e aumentare i salari del personale è indispensabile altrimenti questo lavoro continuerà a non essere attrattivo, soprattutto per i giovani. E maggiori assunzioni sono fondamentali per ridurre gli attuali impossibili carichi di lavoro. Ma la difficoltà di reperire autisti è un problema che evidenzia il mancato riconoscimento economico a fronte di turni di lavoro estremamente pesanti e responsabilità sempre maggiori verso gli utenti a bordo dei mezzi. Non permettiamo che si riduca il servizio pubblico o che venga svenduto alle imprese private con appalti e sub affidamenti che l’esperienza insegna essere sempre al ribasso. Con le ormai conosciute tragiche conseguenze in termini di sicurezza sul lavoro e qualità del servizio”.  

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