Le Segreterie Provinciali di CGIL, CISL e UIL di Padova esprimono la propria contrarietà in merito alla decisione di voler ripristinare la zona rossa in alcune aree della città. "Si tratta di un provvedimento - affermano in una nota il Segretario Generale della Cgil di Padova, Aldo Marturano, il Segretario Generale della Cisl di Padova e Rovigo, Samuel Scavazzin e il Coordinatore della Uil Padova, Massimo Zanetti - su cui manteniamo le nostre riserve e perplessità. Una misura estemporanea presa secondo logiche emergenziali che non incidono concretamente sulla sicurezza in città e, anzi, rischiando invece di stigmatizzare e bollare come degradate e pericolose, aree della città che, in realtà, non lo sono o, comunque, non lo sono maggiormente rispetto ad altre”.
"Nel merito - argomentano i tre leader sindacali - esprimiamo forti dubbi sull'efficacia di una soluzione che rischia di penalizzare ulteriormente aree complesse del tessuto sociale ed economico, senza affrontare in maniera strutturale le cause profonde dei problemi di sicurezza e convivenza. E che, per esempio, è del tutto inefficace rispetto a certi fenomeni sotto gli occhi di tutti, come quelli legati al disagio giovanile, che possono esplodere, come abbiamo purtroppo visto, anche in pieno centro storico".
"Nel metodo – prosegue la nota - riteniamo indispensabile un approccio più ampio e partecipazione, che coinvolga tutti gli attori in campo nella definizione di strategie condivise e nel lungo periodo. Ricordiamo che si di una misura che ha un notevole impatto sulla vita dei residenti e attività economiche ed è per questo che andrebbe adottata non senza un preventivo confronto con chi i cittadini, in primis l'Amministrazione Comunale, alle alle e tratta rappresentazioni, insieme alle nostre associazioni, che discutono nei territori in questione".
“Una mancanza di dialogo – concludono Marturano, Scavazzin e Zanetti – che rischia di compromettere in partenza l'obiettivo che si persegue perché l'esperienza dimostra che è proprio nei progetti di sicurezza urbana che la partecipazione di istituzioni, associazioni e cittadini rappresenta la carta vincente”.