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Servizio Assistenza Domiciliare del Comune di Padova, le Segreterie Provinciali di Fp Cgil e Cisl Fp denunciano la scarsa puntualità degli stipendi. Chiesto un incontro al Prefetto

FP CGIL e CISL FP: "Basta attese per lo stipendio! Chi gestisce servizi ai più fragili deve avere rispetto per chi lavora!" Da mesi i due dirigenti sindacali, Marigo e Maisto, scrivono alla cooperativa che paga con sensibili ritardi gli stipendi e non riceve le parti sindacali: "La situazione è fuori controllo".

Ancora una volta, e non è certo la prima solo nell’arco dell’anno 2025, le oltre 20 addette al servizio domiciliare presso le case di anziani e fragili del territorio della città sono costantemente in attesa di vedere arrivare lo stipendio. CGIL e CISL attivano la richiesta di incontro al Prefetto Forlenza.

Da alcuni mesi, infatti, lo stipendio arriva il 20 o il 21, mentre l’obbligo da CCNL cooperative sociale dice il 20, ma il più delle volte si deve sollecitare l’amministrazione di Marghera o addirittura chiamare i vertici societari della Coopservizi FVG per avere il pagamento del lavoro delle operatrici socio sanitarie.

“Non possiamo certo attendere ogni 20 del mese per raccogliere le decine di giuste proteste da parte delle OSS addette al delicato servizio tutti i giorni dell’anno, domeniche comprese – sottolinea Angela Marigo della segreteria FP CGIL di Padova  – e quindi abbiamo deciso di dire basta a questa mancanza di rispetto. Chi lavora, non deve chiedere ma avere lo stipendio nel giorno prestabilito contrattualmente, non a giorni variabili”.

Una situazione che va avanti da tanto, troppo tempo, e che le parti sindacali hanno cercato di contenere nei normali rapporti sindacali, sollecitando per iscritto e anche via telefono i vertici della cooperativa di Marghera che da anni garantisce i servizi di assistenza e pulizia alle famiglie di anziani indirizzate dai servizi sociali del Comune di Padova.

“E’ chiaro che ora la misura è colma – afferma Franco Maisto della CISL FP Padova Rovigo – e riteniamo di aver dato tutte le possibilità alla cooperativa di poter mettersi in linea con i dettami previsti dalla legge. Non è ammissibile al giorno d’oggi che le persone che lavorano e hanno scadenze con mutui, prestiti oltre che avere le normali spese familiari vadano in difficoltà finanziaria per colpa di chi non paga. Adesso attiviamo la richiesta al Prefetto di Padova, in quanto le lavoratrici ci hanno chiesto un intervento preciso a tutela e rispetto della propria professionalità".

"Alcune delle problematiche per cui chiediamo da tempo risposte  – proseguono i due sindacalisti  – sono legate a incontri mai avvenuti: su organizzazione e gestione del lavoro e funzionamento del servizio, in particolare in relazione al rapporto di appalto con il comune di Padova. Da allora continuiamo a chiedere un confronto con la cooperativa, continuando a ricevere richieste e segnalazioni da parte del personale in merito a ritardi nel pagamento della retribuzione e difficoltà organizzative dovute anche alla mancanza di personale. Per questo abbiamo scritto più volte ai vertici della Cooperativa. Per esempio, il 23 settembre in una nota le OO.SS. chiedevano con urgenza un chiarimento in merito alla mancata retribuzione di un gruppo di lavoratrici che risultavano ancora in attesa della retribuzione che spettava loro non oltre il 20 settembre. Ma poi, il 20 di ottobre, i lavoratori e le lavoratrici si sono ritrovate nuovamente nella condizione di non ricevere la retribuzione. Inoltre segnaliamo da parte della cooperativa una scarsissima collaborazione e una totale mancanza di confronto con le parti sindacali su un tema così fondamentale come il pagamento dello stipendio. Riteniamo la situazione particolarmente delicata in quanto rischia di compromettere il funzionamento di un servizio necessario e fondamentale per le persone fragili del territorio”.

"Infine – concludono i due sindacalisti – l’allarme sulla tenuta delle gare di appalto vede anche una richiesta da parte sindacale sul monitoraggio di quanti pagano in regola a vigenza di contratto, in modo da avere minori rischi. In particolare, servirebbe alle stazioni appaltanti, non solo la trasmissione del pagamento dei contributi pensionistici, ma anche il dettaglio dei bonifici paga". 

 

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