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VENERDÌ 26 NOVEMBRE ALLE 21 SERATA DI SOLIDARIETÀ - IL CASO GRAFICA VENETA: CAPORALATO E SFRUTTAMENTO A NORDEST

 

VENERDÌ 26 NOVEMBRE ALLE 21 SERATA DI SOLIDARIETÀ - IL CASO GRAFICA VENETA: CAPORALATO E SFRUTTAMENTO A NORDEST

 Venerdì 26 novembre alle ore 21 si terrà una serata di solidarietà e sensibilizzazione presso il Piccolo Teatro Don Bosco a Padova in via Asolo 2 per i lavoratori sfruttati da Grafica Veneta.

Una serata in cui il mondo della cultura si schiera accanto a questi lavoratori per ricordare l’importanza di una filiera etica e controllata anche per quanto riguarda il mondo della cultura e dell’editoria che non svilisca quello che è il lavoro di tanti autori e autrici attraverso lo sfruttamento di altri esseri umani in nome del profitto.

All’iniziativa prenderanno parte il famoso sassofonista jazz Maurizio Camardi accompagnato dal chitarrista David Soto Chero e dal bassista Davide Pezzin che con Massimo Carlotto porteranno in scena un pezzo dello spettacolo “Polvere” con le foto di Paolo Mazzo. Saranno presenti anche l’attore Giancarlo Previati con una lettura e l’economista e ricercatrice Marta Fana (Non è lavoro è sfruttamento e Basta salari da fame) con un intervento sul mondo degli appalti. Saranno inoltre proiettati i contributi video di Loredana Lipperini, scrittrice e conduttrice del programma radiofonico Fahrenheit, e di Andrea Pennacchi famoso attore padovano.

Il biglietto per partecipare allo spettacolo è di 10 euro, come contributo minimo solidale, e il ricavato della serata andrà ai lavoratori coinvolti che in questo momento sono senza lavoro, senza retribuzione e non sanno più come far fronte alle spese. Per prenotare il proprio posto è necessario mandare una mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.. Ovviamente per accedere al teatro sarà necessario esibire il Green Pass.

Questo spettacolo serve non solo a tenere viva l’attenzione su questo avvenimento, ma soprattutto a fare tutta la pressione che serve per arrivare ad avere giustizia per questi lavoratori. Per noi la vertenza non è ancora chiusa, nonostante Franceschi la pensi in maniera differente. Crediamo che sia necessario che Grafica Veneta ritorni sui suoi passi e si renda conto dell’enorme ruolo che ha avuto in questa vicenda.

Il “caso Grafica Veneta” ha portato a galla il fenomeno del caporalato che non lascia indenne alcun settore industriale nè manufatturiero, soprattutto del Veneto.  Da questo dato di fatto si deve  necessariamente partire per modificare certe storture del mondo produttivo nostrano.

Noi denunciamo questo meccanismo che riguarda Grafica Veneta, ma che riguarda anche tutte quelle realtà che consentono di utilizzare il capolarato e il lavoro nero e che coinvolgono per lo più lavoratrici e lavoratori stranieri, in evidente condizione di subalternità.

Le notizie che si sono susseguite in questi giorni e che riguardano l’andamento giudiziario della vicenda ci fanno rilevare che la richiesta della soluzione del patteggiamento oltre che per i dirigenti di Grafica Veneta verrà chiesta anche per gli altri imputati e rischia di non fare vera giustizia.

Inoltre la Procura generale di Venezia ha impugnato di fronte alla Corte di Cassazione il patteggiamento dei manager di Grafica Veneta facendo presente che non è stato considerato il profitto delle aziende coinvolte in questi 5 anni di utilizzo di manodopera sfruttata. A noi interessa che venga fatta chiarezza sulla posizione di Grafica Veneta all’interno della vicenda, visto anche questa nuova presa di posizione della procura.

In ogni caso pensiamo che lo strumento del patteggiamento sia assolutamente deleterio, soprattutto in questo tipo di situazione in cui diviene evidente che chi ha i soldi possa farla franca a scapito di chi è evidentemente vittima.

 

Padova, 24 novembre 2021

 

 

 

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