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FIM FIOM UILM DEL VENETO OGGI IN ASSEMBLEA SULLA PIATTAFORMA DEL CCNL 2020/2022

Oggi si è tenuta alla Fiera di Vicenza l’assemblea regionale dei quadri e dei delegati della Fim, della Fiom e della Uilm del Veneto per discutere della Piattaforma del Contratto Nazionale dei Metalmeccanici 2020/2022 per il rilancio industriale e occupazionale, per la sicurezza sul lavoro, per l’aumento salariale dell’8% e per il diritto alla formazione continua. Questo incontro si svolge dopo un mese di assemblee in  855 aziende sul territorio veneto che hanno raccolto il 97% di voti favorevoli su oltre 48.000 votanti che, in questo modo hanno dato mandato a Fim Fiom Uilm di presentare la piattaforma per il rinnovo del contratto nazionale dell’industria che si applica a circa 1 milione e 400 mila lavoratori in Italia, di cui 165.000 in Veneto.

La mattinata è iniziata con un momento di ricordo in memoria di Marian Bratu e Sergiu Todita, alla presenza delle vedove dei due operai morti a causa delle terribili ustioni provocate dalla caduta della siviera all’interno delle Acciaierie Venete il 13 maggio 2018.

Durante i lavori si sono susseguiti numerosi interventi di delegati e delegate provenienti da tutta la regione che hanno portato le loro testimonianze su vertenze e su situazioni territoriali e aziendali specifiche, dalla vertenza Wanbao di Mel a quella dell’ex fonderia Anselmi di Camposampiero, alla trevigiana Irinox, alla Sit di Rovigo.

Oltre ai delegati hanno preso parte alla giornata con dei brevi contributi anche alcuni esponenti politici regionali invitati a prendere parte e all’assemblea: Marco Zecchinato della Lega, Stefano Fracasso del Partito Democratico, Simone Scarabel del Movimento 5 stelle e Piero Ruzzante di Leu. 

Ha introdotto i lavori il segretario regionale della Fiom Cgil Antonio Silvestri : “L’aumento dell’8% (pari a 144 euro) dei minimi tabellari è una richiesta di giustizia sociale. Da troppo tempo la competitività delle imprese si è scaricata sulle condizioni dei lavoratori. Oggi è fondamentale recuperare la perdita di potere d’acquisto persa negli ultimi anni, ma anche redistribuire le ricchezze prodotte. Altro punto importante e prioritario per noi è la lotta alla precarietà. Per questo nella nostra piattaforma abbiamo inserito delle norme a tutela dei lavoratori dell'appalto. Sempre più spesso le aziende ricorrono ai lavoratori in appalto per comprimere i costi della produzione scaricando su di loro la riduzione dei costi del lavoro. Così, spesso, si determinano condizioni di vero e proprio sfruttamento, fino ad arrivare a condizioni di illegalità. Anche per questo abbiamo pensato fosse importante rivendicare per loro il diritto di assemblea, la possibilità di accesso ai servizi comuni quali la mensa e gli spogliatoi e, soprattutto, il diritto alla clausola sociale, che rappresenta la possibilità per questi lavoratori di non dover più subire il ricatto occupazionale, cosa che oggi accade ad ogni cambio appalto.”

Nel suo intervento Giancarlo Biasin, segretario generale della Uilm del Veneto ha ribadito : “Il tema della sicurezza ha trovato particolare rilevanza all’interno della discussione della piattaforma, anche all’interno della piattaforma regionale, questo perché la sicurezza è un punto fondamentale per poter permettere ai lavoratori di poter lavorare senza timori. Nella piattaforma regionale sono stati raggiunti alcuni obbiettivi che ci eravamo posti nel 2018, come l’incremento delle procedure di rilevamento all’interno dei luoghi di lavoro dei mancati infortuni e dei break formativi. Durante l’assemblea, anche perché erano presenti diversi esponenti politici, abbiamo ribadito la necessità che la Regione Veneto destini maggiori risorse al settore della sicurezza sul lavoro.”

Ha concluso i lavori Massimiliano Nobis, segretario generale Fim Cisl Veneto: “Questa è una piattaforma importante che va a riconfermare il valore della formazione professionale che diventerà sempre più nevralgica per accrescere e migliorare le professionalità dei lavoratori metalmeccanici. Nella piattaforma si porterà al tavolo di contrattazione la necessità di applicare strumenti fiscali e normativi che permettano ai lavoratori di avere un welfare più vicino e attento ai servizi alla persona rispetto al welfare consumistico disponibile in questo momento.”

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