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VALVITALIA: continua l’azione scorretta dell’azienda nei confronti di dipendenti e sindacati

Venerdì 11 febbraio 2022, ignorando totalmente gli accordi presi in sede d’incontro, l’azienda ha inviato ai dipendenti una lettera in cui rende palesi sia le intenzioni di risolvere la situazione a proprio vantaggio scavalcando sindacati, RSU e Regione Veneto. Nella lettera appare evidente il ricatto dell’azienda nei confronti di lavoratrici e lavoratori attraverso la richiesta di riprendere immediatamente la produzione per poter avere dall’azienda la disponibilità a trattare singolarmente le condizioni di ciascun dipendente, condizioni, tra l’altro, del tutto fuori luogo. Una posizione assolutamente inaccettabile quella dell’azienda che ha provocato indignazione e rabbia sia nelle lavoratrici e nei lavoratori che nei sindacati. 

Stamattina, sempre in maniera unilaterale, l’azienda ha inviato due camion a Due Carrare per caricare materiale da far arrivare a Rivanazzano. La RSU ha dichiarato sciopero fino alle 15, ora di inizio dell'assemblea che è stata indetta dopo la ricezione delle lettere, e i dipendenti si sono schierati davanti al cancello dell'ingresso merci per bloccare quest’azione prevaricatrice dell’azienda.

È indispensabile, a questo punto, ricordare che, se anche il gruppo è in perdita, la sede di Due Carrare, ha una perdita irrisoria rispetto a quella totale e questo va forse imputato al fatto che il gruppo non ha nemmeno stabilito un piano industriale annuale o triennale, ma ha redatto esclusivamente un piano finanziario che non tiene conto delle competenze, delle offerte e degli ordini attivi nelle diverse sedi del gruppo. Ordini e offerte che non mancano per lo stabilimento di Due Carrare che, di certo, si distingue per la professionalità di lavoratrici e lavoratori con competenze iperspecializzate che progettano e realizzano impianti di trattamento gas e componenti per impianti Oil&Gas.

Un altro aspetto di cui è necessario parlare a questo punto della vertenza è il portafoglio clienti che questa sede ha all’attivo fatto di clienti italiani come Ansaldo Energia, Italgas, Saipem, Enel Energia, Edison e stranieri, sia europei (EDF, Technip e Total – Francia, Iberdrola e Cobra – Spagna) che extraeuropei con aziende e società con sedi o impianti in Egitto, Arabia Saudita, Qatar, Algeria, Bangladesh, Tunisia, Israele, Libia, Iraq, Perù e Messico. 

“Crediamo che l’azienda si stia comportando in maniera scorretta sia nei confronti dei propri dipendenti che dei sindacati che delle istituzioni. È impossibile riuscire a ragionare con una dirigenza che pensa solo al proprio tornaconto in maniera così subdola e con tale mancanza di etica e di buon senso. Speriamo che la convocazione del Mise arrivi al più presto per poter portare ad un tavolo di contrattazione l’intera vertenza e le istanze di lavoratrici e lavoratori. Dopo la lettera di venerdì e il tentativo di spostamento dei materiali di stamattina pensiamo che l’abuso di potere sia purtroppo la modalità d’azione di questa dirigenza, dal canto nostro con lo sciopero e l’assemblea di oggi inizia la parte più serrata della lotta perché lavoratori e Rsu non hanno intenzione di chinare il capo di fronte a queste prevaricazioni. E noi saremo, come sempre, al loro fianco fino alla fine.” Hanno dichiarato Michele Iandiorio della Fiom e Luca Gazzabin della Fim. 

 

Padova, 14/03/22

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