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Vertenza Configliachi: ieri il tentativo di conciliazione in Prefettura. I sindacati: “Sospeso lo Stato d'Agitazione del personale all'Istituto Configliachi. Riconosciute da parte dell’Ente diverse criticità che andiamo denunciando da tempo"

In seguito al tentativo di conciliazione svoltosi oggi a mezzogiorno presso la Prefettura di Padova, i rappresentanti delle Segreterie Provinciali di Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl – rispettivamente Alfredo Sbucafratta, Andrea Ricci, e Xena Helena Da Silva Valotti – hanno annunciato la sospensione dello stato di agitazione proclamato nelle scorse settimane, in attesa del prossimo tavolo in Prefettura per la verifica degli impegni presi dalla direzione dell'Istituto Luigi Configliachi. “Stiamo parlando – hanno introdotto Sbucafratta, Ricci e Da Silva Valotti – di una crisi che coinvolge un ente che fa parte della storia della nostra città con 304 posti letto, in maggioranza occupati da persone non autosufficienti, dove lavorano 145 dipendenti pubblici assunti direttamente e un’altra sessantina, attraverso le cooperative. Ricordiamo che solo nel 2022, i dipendenti pubblici erano 215 e già allora c’erano problemi di carenza. E non parliamo di quel che accade oggi: basti solo sapere che, solo da gennaio, ci sono state 15 dimissioni. Abbiamo quindi una carenza di personale che si attesta intorno al 20% e sul fatto che questo sia un problema ci siamo trovati tutti d’accordo”.

“L'incontro – spiegano i tre sindacalisti – si è focalizzato sulle criticità che hanno portato allo stato di agitazione, ovvero le problematiche relative a personale e carichi di lavoro, sicurezza, scarse comunicazioni da parte della Direzione, condizioni contrattuali e criticità strutturali/organizzative, con particolare attenzione alla portineria e alla cucina. La notizia positiva è che la Direzione ha ammesso, almeno in parte, le proprie responsabilità nei problemi di comunicazione e trasparenza che ci hanno portato a proclamare lo stato di agitazione e a trovarci oggi in una sede istituzionale a discutere di tali criticità. Si tratta di un punto di partenza per riavviare un confronto che ci trova disponibili”.

“Inutile aggiungere – hanno proseguito Sbucafratta, Ricci e Da Silva Valotti – che oltre a questo sono diverse le criticità che abbiamo sollevato, a partire dai problemi strutturali dell’edificio che rimangano un nodo cruciale nella vertenza, con la cucina che necessita di lavori obbligatori come la riparazione delle tubature rotte e problemi con l'acqua fredda, per i quali una gara d'appalto è prevista solo per il 2026-2027. Si tratta di problematiche che ricadono non solo sul personale ma anche sulla qualità dell’assistenza e questo va tenuto assolutamente in considerazione”.

“Accanto a ciò – aggiungono i tre rappresentanti sindacali – abbiamo ribadito la necessità di una riforma per la portineria, anche in relazione alla dignità del lavoro e ai diritti contrattuali, chiedendo che il personale che vi opera, assieme a quello impiegato in cucina, venga ricollocato. Abbiamo preso atto della replica della dirigenza in merito alle difficoltà strutturali e al tentativo di risanamento del deficit a cinque zeri degli anni precedenti”.

“Ciò non toglie – hanno concluso Sbucafratta, Ricci e Da Silva Valotti – che la sospensione dello stato di agitazione sarà condizionata, oltre che alla pronta riallocazione del personale della portineria e della cucina, anche dalla verifica che le azioni promesse dalla dirigenza vengano seguite da azioni concrete. In definitiva, l’auspicio è che vengano rispettati gli impegni formulati oggi su una maggior comunicazione, un maggior coinvolgimento delle parti sindacali e del personale sulle riorganizzazioni in itinere promosse dall’Amministrazione del Configliachi e soprattutto ci sia, da qui in avanti, una maggior attenzione a quello che è il clima lavorativo all’interno dell’Ente. Altrimenti, riprenderemo lo stato di agitazione ma, soprattutto, lavoratrici e lavoratori continueranno ad andarsene e questo non lo vuole nessuno”.

Il servizio di Telenordest con le dichiarazioni dei sindacalisti di Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl dopo il tentativo di conciliazione in Prefettura nella vertenza Configliachi

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