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Ancora una morte sul lavoro in Provincia di Padova. Cgil Padova: “Basta alla strage quotidiana. Siamo davanti all'ennesima tragedia inaccettabile su un luogo di lavoro"

Ancora una vittima sul lavoro in provincia di Padova. A perire, in un cantiere a Ponte San Nicolò, un operaio di 58 anni, Nicola Pagan di Piove di Sacco e dipendente della ditta edile Romanato di Bruggine, travolto da un cumulo di detriti mentre lavorava all'interno di uno scavo per un intervento di manutezione alle condutture sotterranee del gas. L'ennesima tragedia sul lavoro in Veneto che segue il pericoloso incidente successo a Venezia a fine novembre (un operaio è rimasto fulminato mentre stava lavorando ad una cabina elettrica dell'Enel) e la morte di un operaio stradale, il primo dicembre, travolto da un articolato nell'A31, nel vicentino.

Qui di seguito il comunicato della Cgil di Padova, con le parole del Segretario Confederale Marco Galtarossa che ha la delega in tema di sicurezza sul lavoro, dopo aver appreso del tragico incidente.

 

La Cgil di Padova esprime il proprio profondo dolore e la più totale amarezza per l'ennesima tragedia sul lavoro avvenuta stamane, mercoledì 3 dicembre, nella nostra provincia. A Ponte San Nicolò, un operaio di 58 anni è deceduto dopo essere stato travolto dal terreno mentre era impegnato in uno scavo per la posa di condutture.

"Siamo stanchi di contare i morti. Questa non è una fatalità, ma una strage quotidiana che macchia il nostro Paese e la nostra provincia. Di fronte alla morte di un lavoratore di 58 anni che non tornerà a casa, l’amarezza è insopportabile, ma deve trasformarsi in indignazione e azione," dichiara Marco Galtarossa, Segretario Confederale della Cgil di Padova con delega alla sicurezza sul lavoro.

"I dati – prosegue il sindacalista – confermano la drammaticità della situazione. A livello nazionale, muoiono in media tre lavoratori al giorno. La provincia di Padova non fa eccezione, risultando costantemente tra le più colpite del Veneto: una morte che si somma alle altre 12 che abbiamo subito dall’inizio dell’anno. Numeri che ci inquadrano ancora una volta nella 'zona rossa' del rischio".

"Chiediamo con forza alla Politica e alle Istituzioni di smetterla di voltarsi dall'altra parte – conclude Marco Galtarossa –. Non possiamo più accettare che la sicurezza sia considerata un costo e non un investimento vitale. È urgente e indifferibile potenziare gli organici dello SPISAL, garantire una formazione reale e non fittizia, e introdurre sanzioni drastiche per le aziende che continuano a non rispettare le norme. È anche per fermare questa strage che il 12 dicembre faremo lo sciopero generale e scenderemo in piazza: è giunto il momento di gridare basta ad un modello produttivo dove il profitto vale di più della vita umana".

Il Servizio di Antenna 3 con le reazioni dei sindacati all'ennesimo incidente mortale sul lavoro in Veneto

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