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La Fillea Cgil replica alle parole del Presidente dell’Ance Padova

Fillea Cgil Padova: “Le dichiarazioni comparse su un articolo de il Gazzettino del Presidente dell’Ance Padova, Alessandro Gerotto, che imputa la mancanza di personale al Reddito di Cittadinanza, sono superficiali e lontane dalla verità”

“Rischi eccessivi, stipendi troppo bassi e pessime condizioni lavorative: sono questi i motivi per cui lavorare nell’edilizia è diventato poco appetibile e gli imprenditori edili farebbero bene a rendersene conto”

Non potevano rimanere senza una replica, le dichiarazioni, comparse in un articolo de il Gazzettino del 28 ottobre, del Presidente Ance Padova, Alessandro Girotto che in un attacco al Ministro delle Infrastrutture e della mobilità sostenibile, Enrico Giovannini, ne approfitta per attaccare la misura del Reddito di Cittadinanza, a suo dire, causa della mancanza di personale che si registra nel settore.

“Una sequenza di luoghi comuni e affermazioni strampalate che francamente hanno stufato e che non si possono più sentire”. È netto, Gianluca Badoer, Segretario Generale della Fillea Cgil di Padova e non nasconde la sua indignazione. “Continuare a dire, come fa il Presidente dell'Ance, che nell'edilizia non si trovano figure specializzate a causa del Reddito di Cittadinanza è ormai diventata la favoletta che, gli imprenditori dicono per assolversi davanti alla situazione che vige nel settore. Forse pensano che continuando a ripeterla all'infinito, possa diventare vera ma è una loro pia illusione. Al contrario: dimostra solo quanto siano lontani dalla realtà ”.

“Intanto – prosegue Badoer – ci si chiede da dove gli arrivi la cifra di 800 euro, quando la media dell'importo del RdC, qui in Veneto, è di poco più della metà. Ma anche se fossero 800 euro, davvero il Presidente dell'Ance si indigna se un giovane preferisce quella cifra, invece di un lavoro dove percepisce circa 7 euro netti l'ora, fa turni e trasferte pesanti, è sottoposto a tutte le condizioni climatiche possibili e soprattutto, stando a statistiche e alla cronaca quotidiana (l'ultimo incidente grave è di pochi giorni fa a Selvazzano) entra in un settore dove è altissimo il rischio di ferirsi o peggio, morire? Ma di cosa stiamo parlando?”

“Forse il Presidente dell'Ance – dice il sindacalista della Fillea Cgil – dovrebbe innanzitutto capire che una persona che percepisce il RdC non è ricca. Tutt'altro: è povera. Mettere questa misura in competizione con quello che dovrebbe essere il salario di un lavoratore, a maggior ragione se opera in un settore complesso che necessita di un'adeguata formazione come quello dell’edilizia, significa ritenere normale la non dignitosità di quel salario. Significa non avere idea di quel che sancisce la nostra Costituzione, laddove, all’art 36 recita che ‘Il lavoratore ha diritto ad una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro e in ogni caso sufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia un'esistenza libera e dignitosa’. Questo è il livello a cui siamo arrivati”.

“Il Presidente dell'Ance – conclude Badoer – e con lui tutti gli imprenditori edili, dovrebbero rendersi conto che non possono pretendere lavoratori disposti a vedersi sottopagati e precarizzati per poco più di un tozzo di pane. Se ne facciano una ragione. Nell’articolo, Girotto conclude invitando il Ministro Giovannini alla Scuola Edile di Padova. Siamo d'accordo con lui che è un'ottima scuola, anzi eccellente, e davvero chi la frequenta ha la certezza di un'occupazione quando la termina Eppure quest'anno ha avuto pochissime iscrizioni. Ecco: Girotto dovrebbe chiedersi come mai così pochi iscritti. O pensa che anche i quattordicenni percepiscano il reddito di cittadinanza?”

In allegato l'art de il Gazzettino del 28 ottobre 2021

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