Filcams Cgil Padova: “Le lavoratrici ei lavoratori di Lidl meritano rispetto: non è accettabile che a fronte degli utili milionari raggiunto dalla multinazionale, a loro non venga concesso nulla!”
Fisascat Cisl Padova Rovigo: “Anche Lidl come tante aziende della distribuzione lamentano la mancanza di personale, ma quando si tratta di ridistribuire la ricchezza prodotta non sono mai disponibili!”
UilTuCS Padova:"Manifestiamo per un lavoro più dignitoso e con maggiori tutele. Serve rilanciare la contrattazione per dare dignità al lavoro e alle persone!"
Le Segreterie Provinciali di Filcams Cgil, Fisascat Cisl e UilTuCS di Padova annunciano, anche nel nostro territorio, l'adesione allo sciopero nazionale dei dipendenti di Lidl Italia proclamato unitariamente per sabato 24 maggio 2025 per l'intero turno di lavoro. A Padova, la mobilitazione – che solo nella nostra provincia coinvolge una platea di quasi 200 dipendenti – sarà accompagnata, nel mattino a partire dalle ore 9.00 e fino alle ore 12.00, da un presidio presso il punto vendita Lidl di via Cardinal Callegari, nel quartiere Arcella.
La decisione è stata presa in seguito all'esito insoddisfacente dell'incontro del 14 maggio a Bologna con la direzione di Lidl Italia per il rinnovo del Contratto Integrativo. Insufficienti le proposte aziendali che dopo due mesi di trattativa includevano soltanto buoni spesa e una tantum!
"Riteniamo le proposte di Lidl del tutto insufficienti e non rispettose del contributo dei lavoratori ai risultati eccezionali dell'azienda – dichiarano Vicoletti della Filcams CGIL di Padova, Oriella Tomasello di Fisascat Cisl Padova Rovigo e Massimo Marchetti, Segretario UilTuCS – a maggior ragione quando l'azienda dichiara un fatturato di oltre 7 miliardi di euro registrando negli ultimi 5 anni utili, ante imposte, di circa 1,3 miliardi. Un risultato straordinario a cui hanno indubbiamente contribuito i dipendenti che ora, giustamente, pretendono una maggior considerazione, nella distribuzione degli utili, da parte della multinazionale”.
"Come Filcams, Fisascat e UilTuCS – proseguono i tre rappresentanti sindacali – abbiamo proposto diverse soluzioni per aumentare il salario dei dipendenti, tra cui un salario variabile legato a obiettivi condivisi, una parte di lavoro fisso aggiuntivo mensile e il riconoscimento dei buoni pasto, ma nessuna di queste opzioni è stata accettata da Lidl. Ma oltre alle domande economiche, permangono critiche significative sull'organizzazione del lavoro, in particolare riguardo ai carichi di lavoro eccessivi e alla ricchezza di gestione e certezza degli orari, specialmente per il 75% del personale con contratti part-time, spesso involontari. La verità è che l'azienda, da un lato, impone un modello organizzativo di estrema flessibilità e carichi di lavoro insostenibili e, dall'altro lato, si rifiuta di fornire risposte concrete alle richieste assolutamente ragionevoli e motivare i dipendenti.
"Lo stato di agitazione - concludono Vicoletti, Tomasello e Marchetti - prevede il blocco degli straordinari e dei supplementari e culminerà con lo sciopero di sabato 24 maggio. Invitiamo tutto il personale, e anche gli stessi clienti dei punti vendita, a sostenere la mobilitazione per chiedere a Lidl Italia di riconsiderare le proprie proposte e valorizzare il lavoro dei propri dipendenti. È sotto gli occhi di tutti che nel nostro Paese, il livello dei salari è inadeguato e costringe lavoratrici e lavoratori, e relative famiglie, a fare i salti mortali per arrivare a fine mese. Nel frattempo, le aziende per cui lavorano, come è il caso di Lidl Italia, macinano dividendi milionari Una situazione profondamente ingiusta, che non può proseguire e contro cui è inevitabile reagire e mobilitarsi”.