Straordinaria adesione alla giornata di sciopero per il contratto integrativo il contratto integrativo aziendale di Lidl Italia. La multinazionale tedesca dei discount, presente in Italia con oltre 700 punti vendita e più di 23mila dipendenti, non ha accolto le richieste avanzate da Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs al tavolo di trattativa su due punti in particolare: aumentare il salario e migliorare l'organizzazione del lavoro.
La mobilitazione, organizzata con presidi e manifestazioni davanti i punti vendita e i centri logistici su tutto il territorio nazionale, ha registrato un’adesione superiore all’80%, con punte del 100% in decine di punti vendita, chiusi, mentre la maggior parte ha aperto solo per la presenza del solo direttore o pochi responsabili. In molti casi hanno aderito alla mobilitazione anche i contratti a chiamata e i tempi determinati, i più ricattabili, segnale questo che conferma l'esasperazione e il malcontento nei luoghi di lavoro.
Arrivato anche il sostegno dei sindacati internazionali Uni Global Union, Uni Commerce e Uni Europa e di molti sindacati di altri stati Europei; Lidl, infatti, è nota anche fuori dall'Italia per il modello organizzativo, caratterizzato prevalentemente da contratti part time e da carichi di lavoro eccessivi.
Anche nella nostra provincia lo sciopero è andato molto bene e numerose sono state le presenze al rumoroso presidio organizzato nel punto vendita di via Cardinal Callegari, in Arcella (zona Plebiscito). "Siamo molto soddisfatti - dice Cristian Vicoletti, della Filcams Cgil Padova - le adesioni allo sciopero sono state in linea con quanto avvenuto a livello nazionale, cioè intorno all'80%. Anche da noi, alcuni punti vendita non sono riusciti ad aprire per mancanza di personale, come quello in città in via Sorio, o quello a Vigonza, a San Martino di Lupari e Piove di Sacco. Le lavoratrici e i lavoratori hanno giudicato irricevibile e lesiva della propria dignità la proposta di Lidl Italia di cavarsela con un buono spesa di 200 euro da utilizzare nei punti vendita, a maggior ragione quando sentono di aver dato un contributo determinante ai fatturati milionari registrati dalla multinazionale tedesca. Noi vogliamo un vero e proprio premio di produzione, non una regalia una tantum data tanto per accontentarci. E la protesta continuerà finché Lidl Italia non avrà cambiato atteggiamento e fatto concessioni concrete".
Il servizio di Telepadova7 Gold sullo sciopero al Lidl Italia con le voci provenienti dal presidio davanti al Punto Vendita di Via Cardinal Callegari, in Arcella