In linea con le mobilitazioni di tutti gli stabilimenti italiano dell’Ex Ilva, lunedì 15 dicembre a Legnaro si terrà prima un’assemblea interna con Loris Scarpa, coordinatore nazionale siderurgia per la Fiom-Cgil, poi, a partire dalle ore 10, insieme agli studenti e alle studentesse dell’Udu si terrà un presidio sulla Piovese durante il quale verrà anche affisso uno striscione lungo la statale per sensibilizzare la popolazione sulle condizioni in cui versano circa 12.000 lavoratori e lavoratrici diretti e circa 6.000 dell’indotto, il cui futuro è appeso ad un filo. Al presidio porteranno la loro solidarietà e il loro sostegno delegate e delegati della Fiom di altre fabbriche del territorio.
Le lavoratrici e i lavoratori in tutta Italia sono in mobilitazione continua e hanno un obiettivo preciso: far ritirare il piano di chiusura presentato e poter riaprire una discussione a Palazzo Chigi affinché si possa tornare a parlare del piano originario che era stato presentato a luglio scorso.
La Fiom e i lavoratori chiedono, da 2 anni a questa parte, che si creino le condizioni per intervenire con la costituzione di un'azienda partecipata pubblica, piuttosto che continuare a cercare di vendere gli stabilimenti a soggetti privati che non sono interessati alla continuità industriale. Inoltre, è necessario tornare a ragionare in merito a piano industriale che preveda dai 6 agli 8 milioni di tonnellate con i forni elettrici e gli impianti di DRI, al fine di garantire la continuità produttiva, la tutela occupazionale e la transizione verso la decarbonizzazione.
Bisogna aprire subito un tavolo di confronto a Palazzo Chigi in cui occorre chiarire la prospettiva industriale, evitando qualsiasi ipotesi di chiusura mascherata; bisogna garantire un piano credibile di rilancio, coerente con gli obiettivi di sostenibilità e con le richieste dei lavoratori e delle istituzioni territoriali; e, infine, garantire attraverso la partecipazione pubblica la decarbonizzazione e l’occupazione.
Per la Fiom-Cgil la vertenza Ilva non è solo una questione locale e spezzettata nei vari territori in cui gli stabilimenti si trovano, ma un tema nazionale che riguarda la politica industriale del Paese e il futuro della siderurgia italiana.